DIALETTICANDO |
Riforma delle pensioni: inconcepibile
di Raffaella Maffi
export manager Luciano Soprani
Che dire sulla riforma delle pensioni elaborata e approvata dal Governo Monti ???
Non si è trattato di una riforma bensì di una vera e propria rivoluzione in campo pensionistico, giusta e giustificata x alcuni aspetti (pochi) e ingiusta e assurda x altri.
Siamo passati dalle baby pensioni alle pensioni in età super avanzata e questo attraverso le varie riforme degli ultimi anni, non solo con l’ultima. Dalle maxi pensioni , pari all’80% dell’ultimo stipendio, alle mini pensioni che arriveranno al 30-40 % dello stipendio.Fino a pochi anni fa nel privato si andava in pensione a cinquantacinque anni, nel pubblico addirittura prima dei cinquanta anni con alcuni casi (vedi gli insegnanti della scuola materna o i funzionari pubblici) dopo solo quindici anni di servizio!!!
Siamo tutti d’accordo che questo sistema doveva essere rivisto, ma siamo andati da un estremo all’altro.Non è ammissibile il fatto di mandarci in pensione a settanta anni – tra un po’ questo sarà il limite di età - o ancora più tardi, quando le aspettative di vita si allungheranno ulteriormente …Dalle stelle alle stalle: finiremo x andare dall’ufficio o dalla catena di montaggio direttamente al Pio Albergo Trivulzio.Questo non solo si rifletterà negativamente sull’occupazione giovanile, ma anche sull’occupazione degli ultra 50 / sessantenni che, obbligati a lavorare da qui all’eternità, se licenziati in età avanzata , non saranno in grado di trovare un altro lavoro e dovranno attendere la pensione x anni prima di vedere un quattrino.
E’ comprensibile invece il passaggio dal sistema retributivo al contributivo, che già comporta un notevole risparmio x lo Stato.Trovo inconcepibile il fatto di abolire quasi completamente l’anzianità, chi ha lavorato tanti anni e ha pagato fior di contributi allo stato, deve x forza attendere la vecchiaia.
Proposta:
Perché non ridurre invece gli enormi costi della politica, le mega pensioni, i super stipendi di manager pubblici, le strutture elefantiache delle amministrazioni pubbliche e gli stipendi principeschi di assessori e alti funzionari??
Tutto ciò non avrebbe forse evitato la riforma delle pensioni, che andava fatta, ma la scure sarebbe stata sicuramente meno pesante per i soliti noti – i dipendenti e, più in generale, la classe media – che pagano sempre per tutti.