DIALETTICANDO |
Dieta vegetariana: le proteine non sono tutte uguali!
della dott.ssa Maria Sarah Trabucchi
Per capire che cosa sia una dieta vegana bisogna conoscere, almeno in
parte, la filosofia che vi sta dietro. Questo perché parte dei vegani
seguono questa filosofia anche di vita; per altri invece è una moda
che “ tiene lontani i guai fisici con la dieta”.
Questi ultimi quindi (e sono la maggior parte) rientrano nella categoria della non accettazione serena di una realtà che è fatta anche di dolore e di morte. Come è nella logica della vita in quanto umani, convinti in questo modo di esserne esenti.
Questi ultimi quindi (e sono la maggior parte) rientrano nella categoria della non accettazione serena di una realtà che è fatta anche di dolore e di morte. Come è nella logica della vita in quanto umani, convinti in questo modo di esserne esenti.
La filosofia
vegana nasce da una diatriba all’interno del movimento vegetariano
nei primi del ‘900. Si metteva in discussione l’uso dei prodotti
a base di latte. Da questa discussione Donald Watson uscì dal
movimento vegetariano fondando un nuovo movimento “ veganism”
che altro non è che un neologismo.
Caratteristica
principale è il rifiuto di ogni forma di utilizzo di prodotti
animali, a partire dall’alimentazione, ma anche per l’abbigliamento
o qualunque altra cosa.
Di salute si
parlerà più tardi, perché agli inizi era unicamente un movimento
che aveva come fine il rispetto per gli animali.
Per
avvallare tale scelta ci si è poi addentrati nell’aspetto
salutistico che è oggi quello alla moda, proprio per cercare di “non
ammalarsi” di “guarire dalla malattia anche la più grave”
negando però qualunque implicazione negativa sul nostro organismo di
uomini e spesso di uomini in fase evolutiva come bambini e ragazzi.
Prendiamo
velocemente dunque questo ultimo aspetto: in questa dieta, vengono
completamente eliminate le proteine di origine animale, che per le
loro caratteristiche sono utili alle varie funzioni dell’organismo.
La sostituzione, però, non è semplice: infatti nei vegetali non
sono presenti tutti gli aminoacidi ( nei cereali c’è poca lisina,
nei legumi manca la metionina) etc... L’uso prolungato della soia
può agire in senso negativo sul funzionamento della Tiroide inibendo
il T4, come l’abuso delle crucifere in genere.
Altro
problema è la non introduzione di pesce e quindi mancano di acidi
grassi essenziali necessari per il buon funzionamento dell’organismo
.
Se poi noi
basiamo tutto su cereali, cosa succederà in caso di celiachia?
Altro
problema è quello della Vit B12 la cui carenza può portare ad un
aumento dell’Omocisteina con un blocco delle reazioni di
metilazione essenziali ed una aumento del rischio cardiovascolare.
Si può
andare incontro anche ad una anemia megaloblastica.
Per quanto
riguarda il tanto decantato abbassamento del colesterolo, ci sono
studi che collegano a questo evento una diminuzione delle difese
immunitarie e una più probabile insorgenza delle patologie legate
alla demenza senile.
Da ultimo un
escursus sulle qualità delle proteine:
PROTEINE
COMPLETE AD ALTO VALORE BIOLOGICO:
Sono quelle
che contengono gli 8 aminoacidi essenziali in quantità
nutrizionalmente utili ( che vengono cioè assorbite/assimilate dal
nostro organismo)
Provengono
da: UOVA – CARNE – PESCE – LATTE –
FORMAGGI.
PROTEINE
PARZIALMENTE COMPLETE O A MEDIO VALORE BIOLOGICO
Sono le
proteine dei legumi (carenti di metionina e cistina) e il lievito.
Può essere
sopperita dall’aggiunta di latte o di altre poche proteine animali.
PROTEINE
INCOMPLETE O A BASSO VALORE BIOLOGICO
Sono le
proteine che non contengono uno o più aminoacidi essenziali come
quelle dei cereali ( dove manca la lisina)
Unici
vegetali che contengono tutti e 8 gli aminoacidi essenziali sono la
quinoa ed il grano saraceno. E l’associazione con il latte rende la
dieta completa.
In
conclusione quello che ritengo errato è la demonizzazione delle
proteine animali come causa di malattia. La malattia è determinata
da un sistema immunocompetente, diverso in ciascuno di noi, dove
l’eccesso in ogni campo può far scattare la patologia per cui
siamo predisposti. L’eccesso di proteine animali come la carenza
delle stesse può far scattare il meccanismo della malattia.
Ho 15 anni e trovo giusti e sbagliati entrambi i punti di vista poichè la moderazione da entrambe le parti è la chiave per una vita sana. Inoltre non trovo giusto generalizzare su questo argomento perché il bisogno di mangiare piuttosto che di evitare un determinato alimento dipende da persona a persona.
RispondiEliminaHo 16 anni e,per quanto io sia affascinata dal mondo veg, troverei molto difficile escludere la carne e gli altri alimenti elencati nell'articolo pro dalla mia dieta.
RispondiEliminaQuindi,penso che alternare un po' di tutto sia il giusto mix per vivere bene e in salute.
Poi chissà,magari tra qualche anno mangerò solo verdure crude.
Io ho eliminato la carne che richiede la macellazione degli animali. E non mangio i bambini - maialino da latte, vitello, agnello. Non per ragioni di salute, ma perchè sono contro la sofferenza quando è evitabile. Non sono vegana, quindi non credo di correre i rischi elencati dalla dottoressa.
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