Noi
italiani abbiamo la grande fortuna di avere l’assistenza medica
gratuita; ma sarebbe anche bello che tutti quelli che si occupano dei
pazienti lo facessero indiscriminatamente e con un po’ di
educazione. Voglio raccontare quello che è successo qualche anno fa
in un ospedale di zona Fiera a Milano: mio padre, di ottantasei anni,
vi è stato ricoverato per degli accertamenti e la settimana
successiva ha avuto un ictus. Nel suo reparto, c’era una dottoressa
che ha preso in antipatia lui e mia madre per cui li ignorava
completamente; si rivolgeva agli altri malati magari annunciando la
loro dimissione mentre non guardava nemmeno i miei genitori. Mai una
parola, mai un sorriso. Dopo un mese e mezzo, ha trasferito mio padre
in una camera da solo su un altro piano; mia madre ha chiesto a un
altro medico quali cure doveva fare e questi ha risposto di portarlo
via perché praticamente lo lasciavano lì a morire. Non dimenticherò
mai la villania e la scarsa professionalità di quel medico che ha
abbandonato un suo paziente anziano e malato. Aggiungo che mio padre,
dopo quel lungo periodo in cui è rimasto sempre coricato, non
camminava più o perlomeno con molta fatica. Mi auguro che sia stato
un episodio particolarmente sfortunato.
Sono stata ricoverata con mia figlia al Buzzi di Milano, reparto ortopedia. Sembrerebbe un reparto all'avanguarda che tutti ci invidiano. Bene...ho visto con i miei occhi bambini piangere dal dolore post-operatorio ed essere sgridati in malo modo dalle infermiere accusati di essere viziati e maleducati...non credo sia necessario aggiungere altro..:-((
RispondiEliminaComunque sia, antipatie o antipatie, l'importante è che gli interventi riescano e i malati guariscano...il resto è tutto grasso che cola.
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