Sono
un ragazzo disabile che frequenta il quinto anno all'Itsos Albe
Steiner di Milano. Mi sforzo di trattenere la mia rabbia e di
attenermi ai fatti:
1) nel 2011 i miei genitori fanno causa al
Ministero chiedendo le ore di sostegno cui ho diritto per la mia
diagnosi (tetraparesi spastica). Vincono la causa e ottengo le
mie ore;
2) nel 2012 mi ritrovo, di nuovo, con le ore destinate al
mio educatore dimezzate. "Avvenire" e il "Corriere
della Sera" (grazie!) pubblicano la mia denuncia. L'allora
Vicesindaco e Assessore all'Istruzione Maria Grazia Guida risponde
pubblicamente: "Caro
Francesco, riavrai il tuo educatore. Promesso".
3) nel 2013, per
la terza volta i miei diritti vengono calpestati e mi ritrovo con le ore del mio educatore più che dimezzate
La mamma dice che
non sempre le promesse si possono mantenere.
Il preside allarga le
braccia e abbassa lo sguardo. Io invece alzo la testa e lo urlo: è
vero, i disabili come me non contano niente, però la parola data va
mantenuta e chi non lo fa deve avere il coraggio di guardarmi in
faccia e dirmi come stanno le cose. Perchè mancano i soldi per
pagare il mio educatore (e quello di tanti altri ragazzi disabili) e
non mancano per pagare l'insegnante di matematica o inglese dei miei
compagni? Non sono puntigli (come alcuni mi dicono, per farmi stare
zitto); non voglio stare zitto perchè un Paese che non sa rispondere
a questa domanda è un Paese che non potrò mai rispettare.
E' vergognoso defraudare i bisognosi degli aiuti necessari mentre non si toccano gli altri.
RispondiEliminaGiacomo
Caro Francesco, non sono veggente ma sono in grado di farti una previsione: quando entrerai nel mondo del lavoro le ingiustizie saranno molto più grandi e nessuno pubblicherà più le tue lettere…preparati!
RispondiEliminaBeati gli assetati di giustizia perchè saranno giustiziati. Amen.
EliminaRiccardo.
Desidero ricordare che la Costituzione e' inequivoca nel sottolineare come in base all'Articolo 3 lo Stato debba adoperarsi per eliminare gli ostacoli alla piena realizzazione sociale e culturale dei cittadini.
RispondiEliminaQuesto impegno deve essere inteso sotto il profilo non solo meramente economico, bensi' anche culturale ed etico, attraverso la promozione delle organizzazioni attive nel campo sociale e di collaborazioni di ogni tipo tra le Amministrazioni Pubbliche, il Terzo Settore e l'imprenditoria, Alberto.