venerdì, ottobre 11, 2013

Test sugli animali: inevitabili




DIALETTICANDO



Test sugli animali: inevitabili

di Mariella, neo-laureata in biologia











Cosa dice la legge approvata in agosto contro la sperimentazione
La Camera ha approvato quest'estate la legge che regolamenta la sperimentazione sulle cavie.
Con questa legge si recepisce, in senso più restrittivo, la direttiva dell'Unione Europea:
- sono vietati gli allevamenti di cani, gatti e primati non umani destinati alla sperimentazione
- vengono ridotte le metodiche ritenute rispettose degli animali
- diventa obbligatorio l'utilizzo di anestesia e analgesia (attualmente non utilizzate nel 20% delle sperimentazioni) qualora si preveda il dolore dell'animale
- si impegnano i centri di ricerca ad utilizzare, dove possibile, metodi alternativi alla sperimentazione sugli animali.

Perchè è assurda:
  1. Non esistono, se non in casi limitati, metodi alternativi. Di conseguenza, rinunciare alla sperimentazione sugli animali significa rinunciare a provare un farmaco che potrebbe salvare un bambino malato di cancro. Se la possibilità di utilizzare metodi alternativi fosse concreta, non ci sarebbe stata la levata di scudi (Garattini, Veronesi, Vitale ecc) che abbiamo visto da parte del mondo scientifico (ci sarà anche qualcuno un po' pigro o tradizionalista, ma come si può pensare che siano tutti sadici..?)
  2. Si vieta la sperimentazione sugli animali in Italia, ma si accetta di utilizzare animali allevati in un altro Paese. Chi ci vede un senso alzi la mano...
  3. E' certamente più grave accettare la sofferenza degli animali per il gusto di mangiarsi una bistecca al sangue di cui si potrebbe fare a meno, rispetto alla sofferenza degli animali accettata per poter salvare vite umane. Il buon senso vorrebbe che, prima di approvare questa legge, si imponesse a tutti, per decreto, di diventare vegetariani (o almeno si controllassero seriamente le condizioni con le quali vengono allevate le nostre mucche e i nostri polli).


3 commenti:

  1. Articolo ineccepibile da un punto di vista strettamente logico. Ma chi rispetta gli animali non può esimersi dal tentativo trovare soluzioni alternative (che non si troveranno mai se nemmeno si cercano!). Forse questa legge era evitabile, ma le sperimentazioni pure.

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  2. A proposito di vivisezione, giro questa lettera arrivata al sito di Eugenio.Benetazzo, economista libero che ha deciso di postarla sul suo sito: CRONACHE DALL'INFERNO ..::.. postato il 27/09/2013:
    Mi permetto di scriverle, Dott. Benetazzo, e mi auguro che troverà il tempo per leggere questo mio scritto e se possibile anche di veicolarlo attraverso il suo circuito personale di social network. La mia è una storia molto triste, che ha quasi dell'incredibile, se dovessi darvi un nome la intitolerei letteralmente cronache dall'inferno. Sono un ragazzo di 19 anni nato in Lombardia ma da qualche anno vivo ormai in Liguria assieme a mia madre, la quale si è separata da quello che un tempo consideravo mio padre, circa due anni fa. Mia madre ha voluto troncare brutalmente con mio padre nel giro di qualche giorno, quasi fosse stato un fulmine a ciel sereno come si suol dire. Solo dopo due giorni e svariate compresse di valeriana, mia madre ebbe il coraggio di darmi alcune spiegazioni. “Non me ne sono mai accorta prima, ma sappi che tuo padre è uno schifoso, viscido, ripugnante essere umano con una vita segreta di cui non mi sono mai accorta. Ho trovato dei vecchi CD nascosti nella scarpiera in garage e per scrupolo prima di cestinarli ho provato a leggerne il contenuto. Tuo padre non è un medico ricercatore come ci ha fatto sempre credere, ma uno sporco sadista di merda che tortura per piacere e delizia personale poveri animali indifesi. Ho visto con i miei occhi un video in cui qualcuno lo riprende assieme al suo caro amico >>omissis<< mentre entrambi si divertono a spaccare la testa di poveri cani e scimmie con una mazza da baseball all'interno di un laboratorio per dopo mettersi a ridere e ghignare tra di loro. In un altro filmato si fanno riprendere che lanciano dei piccoli gattini vivi contro una parete per poi prenderli a calci e schiacciarli con i piedi mentre sono ancora agonizzanti”. Non racconto tutto quello che accadde dopo, ma io non ci credevo, pensavo fosse una scusa inventata di mia madre, ma alla fine la obbligai a farmi vedere questi CD incriminati che aveva portato con sé. Dopo alcuni minuti di visione ho dovuto andare in bagno a vomitare, non potevo credere a quello che avevo appena visto: altre scene molto più crude e sadiche di quello che mi aveva raccontato mia madre. Come poteva quell'individuo essere mio padre ? Un essere immondo che assieme ad altri colleghi seviziava, torturava e violentava gratuitamente come fosse una sorta di gioco ogni animale che gli capitava legato vivo o incatenato sul tavolo chirurgico. feci sapere a mio padre che avrei dato visibilità a quello che avevo potuto conoscere di lui ed i suoi colleghi e soprattutto che non volevo mai più rivederlo. Spero mi crediate: mio padre a quel punto mi ha minacciato di morte se solo avessi osato procedere in tal senso. Andammo dal legale (uno specialista in diritto penale) che dava assistenza a mia madre per la procedura di divorzio e quando gli raccontammo delle minacce ricevute, ci disse di lasciar perdere per il nostro stesso bene. Ci disse che in Italia, come in tante altre nazioni occidentali, esiste una potentissima e ben nascosta lobby di sadisti, soprattutto all'interno dell'ambiente medico, che foraggia istituzioni ed autorità per avere campo libero in determinati ambiti, uno di questi è la cosiddetta sperimentazione animale, che in realtà non ha alcuna valenza scientifica, ma rappresenta invece una copertura legale per procurare animali da torturare per lo sfogo ed il conseguimento del piacere personale. Queste persone, se possiamo chiamarle tali, si nascondono solitamente dietro una prestigiosa professione: vivisezionerebbero con molto più piacere esseri umani se potessero farlo, senza subire conseguenze legali.

    Marisa

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  3. Racconto raccapricciante, senza dubbio.
    Ma sono certa che non succedano cose simili ovunque: ci sono canili decenti e canili lager, allevatori che mantengono le bestie in ottimo stato ed altri che arrivano a farli quasi morire di fame (ne conosco uno nel Bellunese).
    Il problema è dare regole efficaci, ma non vessatorie, CONTROLLARE che si rispettino e irrogare sanzioni efficaci a chi non le rispetta (quando c'è un caso come quello descritto, io sono per la pubblica gogna: video, nomi e cognomi, pene imposte).
    E questo vale per qualsiasi situazione: dall'edilizia (ormai vessata da un numero impossibile di procedure), alla gestione della cosa pubblica (basta salvare Alitalia, che paghino quelli che l'hanno spennata - sindacati compresi), alla scuola (gli studenti oltre al diritto allo studio, dovrebbero avere anche il dovere allo studio; gli insegnanti hanno il diritto ad insegnare in ambiente accettabile, ma anche il dovere di farlo bene).
    Solo così non si impedisce il progresso, si esaltano le buone pratiche, si stigmatizzano le deviazioni.
    S

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